Dieci piccoli tradimenti (Ep. 2) - Una donna e una trans un amore che nessuna critica può ferire.

  • Scritto da Lizbeth il 31/12/2023 - 16:47
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"Ok, lo confesso: tradisco mia moglie da anni, ma lei lo sa."

Nessuno reagì a quelle parole; allora prese la parola l'ombra alla televisione. "Ora siete tutti dispiaciuti per la moglie, ma non crediate che la nostra cara Ellie sia una santa.”

"Stronzate", fu la risposta dell'indagata.

"Ora voglio parlarvi di Luana. Sì, è una donna. Una bella donna, direi, anche se..."

"Zitta" - la moglie del sindaco fece volare un portacenere.

"Tramite le mie fonti, le due amiche si conobbero in un prive. Eleanor si recò in quel locale dopo l'ennesimo tradimento di suo marito. Varekova, questo era il suo cognome, stava intrattenendo il pubblico con la sua bellezza. Anche se Eleanor non l'aveva notata, immersa nei suoi pensieri. Appena alzò lo sguardo, rimase stupita; c'era qualcosa di strano in quella donna. Ora si era tolta le mutande e al posto della vagina aveva un enorme pene. Sì, la nostra cara Luana è una transessuale.

Non si sa bene perché, forse dovremmo chiederlo all'interessata, ma la sua fantasia si accese e fece di tutto per farla sedere al suo tavolo. Dopo varie chiacchierate, decisero di vedersi a casa del sindaco il 20 agosto, data in cui suo marito doveva inaugurare una piscina e lei non aveva voglia di presiedere all'ennesimo successo di suo marito.

Quindi giunse il giorno fatidico, e la nostra bella e sinuosa first lady si preparò come si deve: attendeva l'arrivo di Luana indossando un babydoll semi-trasparente, che svelava con sensualità le sue curve. I suoi occhi brillavano mentre fissava la porta. Finalmente suonò il campanello, e si precipitò alla porta, dove accolse una donna stupenda; nessuno poteva immaginare quello che si nascondeva sotto. Indossava una gonna corta nera che metteva in risalto le sue gambe lunghe e muscolose. Accompagnava il look con una camicia bianca, leggermente sbottonata, che aggiungeva un tocco di sensualità senza perdere l'eleganza. Per completare l'ensemble, indossava degli stivali di pelle nera dal tacco alto, conferendo al suo stile un tocco provocante. Aveva i capelli molto curati, per evidenziare la sua femminilità costruita.

Mi piacerebbe dire che fu un incontro romantico, ma vi mentirei. La nostra illustre prima cittadina non perse tempo, si avvicinò alla sua ospite e la baciò con passione. Fu un vero e proprio incontro e scontro di lingue. Luana si sbottonò lentamente la camicia e fece apparire il suo meraviglioso seno tonico e pronto a essere apprezzato.”

"E brava la nostra Elly," - questa volta a parlare fu Duncan, il comico della compagnia.

“Dopo il seno, apparve pure il pene. Eleanor non aveva fatto in tempo ad alzare la gonna che l'arnese si scagliava già alto e duro. Anche qui la nostra dolce e tenera mogliettina del sindaco non perse tempo e lo accarezzò con la sua piccola mano destra, massaggiandolo delicatamente.

Si inginocchiò ai piedi di Luana e accolse il pene fino in gola, per poco non soffocava. Fece estrarre l'asta con uno schiocco con la bocca e poi passò a ingoiare i suoi testicoli depilati”.

Intervenne la moglie del sindaco, fissava suo marito e disse: "Se mi permetti, ora continuo io. Voglio prendermi questa soddisfazione." Si alzò in piedi, si posizionò sotto il televisore e iniziò il suo racconto.

“Era fantastico sentirlo duro, finalmente dopo anni avevo un pene decente in bocca, ogni volta che lo facevo uscire dalla bocca lo segavo, non ne ero mai sazia. Per un attimo dimenticai tutte le mie sofferenze e mi lasciai trasportare dall'istinto. Decisi che poteva tornarmi utile un regalo che ricevetti anni fa da un'amica: un bellissimo, enorme strap-on.

Sapevo benissimo dove lo nascondevo e corsi a prenderlo. Lo indossai, con i complimenti di Luana, presi per mano la mia nuova amica e la condussi nel regno del peccato: la stanza da letto di mio marito.

Lei si mise a quattro zampe sul materasso e provocandomi mi disse che intenzione avesse la sua bella maschietta. Non mi feci attendere, mi avvicinai e le leccai la parete anale. Contemporaneamente le stimolavo il pene con la mia mano destra. Appoggiai la cappella di gomma sul buco appena lubrificato e la premetti all'interno senza esitare. Subito le chiappe si dilatarono, chissà quante volte il suo culo era stato abituato a quel movimento. Lei gemette a ogni mio colpo, il ché mi incoraggiò a continuare e sopratutto ad accelerare. Mi sentii viva, una sensazione che non provavo con mio marito da anni.

Le baciavo la schiena e la masturbavo a tempo. I suoi gemiti sembravano poetici. Le afferrai per i fianchi per spingere meglio e strusciavo il seno. Chiusi gli occhi fino a quando qualcuno mi spinse.

Mi ritrovai appoggiata sul letto. Mi venne sfilato lo strapon. Capii che era giunto il mio turno. Mi solleticò il clito con la punta della sua lingua e poi me lo sbattè dentro. Non potrei usare termine migliore. Le mie parete vaginale si adattò al suo pene e lo sentii scorrere dentro di me, forse è cosi che si sente una vera troia. Il suo seno rifatto sfiorava la mia bocca, non potevo fare altro che leccarlo e sentire la sua consistenza. Appoggiò la sua forte mano da uomo sulla mia gola e mi sussurrò che mi avrebbe fatto capire come si incula davvero una persona. Detto ciò estrasse l'asta dalla vagina e senza perdere tempo lo introdusse nell'ano e me lo sverginò. Già non avevo mai fatto sesso anale. Ogni volta che mi penetrava sentivo i suoi testicoli sbattermi contro il sedere. Fu lì che raggiunsi l'orgasmo, ma la mia nuova amica non si fermò finché non sentii una calda crema diffondersi dentro di me.

Ora che ho detto la verità, mi sono tolta un peso e ora me ne toglierò un altro. Caro marito, chiederò il divorzio."

L'unica reazione che ebbe lui fu quella di dire: "Era ora."

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