Mia cognata 2

  • Scritto da cp francese il 09/12/2025 - 07:58
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Sono trascorsi appena tre giorni da quando ho scopato mia cognata ma continuo a pensarci ed il mio desiderio di rifarlo aumenta di volta in volta. Nonostante la splendida scopata, sento che mi manca qualcosa, di non aver fatto abbastanza, di non averla appagata completamente e la mia fantasia naviga con sensazionali posizioni e desideri da poter fare con quella splendida troia di mia cognata.

Penso al suo splendido corpo, al suo seno, alla sua mitica sega con i piedi, la sua bocca calda e gola profonda, tutte cose che comunque mi creano ogni volta un’erezione e poi, tutti i giorni non manca occasione che ci facciamo battutine doppio senso e/o toccatine e strusciatine maliziose o ancor peggio, far notare il mio rigonfiamento o farmi intravedere il suo seno o la sua figa.

Sta arrivando il fine settimana ed il giorno dopo si uniranno gli altri fratelli di mia moglie nella casa quindi mia moglie e i miei suoceri decidono di andare a fare la spesa in paese. Sono appena passate le 10 quando Paola mi comunica che stanno andando “Paolo, andiamo io mamma e papa a fare la spesa, non ti dispiace vero? cosi c’è piu spazio in auto, te e Luana ci aspettate a casa e caso mai divertitevi” il tutto detto con un grande sorriso malizioso e con sguardo di complicità rivolto alla sorella.

Escono a far la spesa, Luana è al tavolo a far colazione, indossa una vestaglietta leggera che lascia intravedere i suoi seni e lascia le gambe completamente scoperte. Porta alla bocca il biscotto molto lentamente, la apre, tira fuori piano piano la lingua ed introduce parte del biscotto, il tutto lanciandomi degli sguardi velocemente Sono tutti gesti che nella mia chiave di lettura sono tutti segnali sensuali, vogliosi di scopare e non me lo faccio ripetere, la raggiungo alle spalle, mi chino verso di lei e le afferro tutti e due i seni “Luana, sei fantastica, ho voglia di scoparti come dico io. “Ma Paolo sto facendo colazione e poi che vuol dire che mi vuoi scopare come dici te? Nel dire tutto questo si era appoggiata sullo schienale della sedia, aveva aperto di piu la vestaglia e la gamba accavallata l’aveva distesa, aprendo le gambe. Uhhhmm il cazzo era già in tiro, la faccio alzare dalla sedia inizio a baciarla e la spingo contro il muro, inizio con le mani ad accarezzarle i seni e la figa, è già bagnata, anche lei ha voglia di scopare.

La spingo sempre più contro il muro, la bacio in modo animalesco, l’afferro per la gola ed il viso limitandole i movimenti che vengono da me diretti. I suoi occhi ogni tanto si spalancano per la meraviglia o per timore per il modo di come mi sto comportando ma la sua figa manda altri segnali, sempre più bagnata, le dita scivolano da sole oramai dentro.

Ci spingiamo in camera, sempre avvinghiati, in piedi le pratico un ditalino energico che la fa squirtare subito, sta per contorcersi ma le tiro i capelli indietro e le sbatto la lingua in bocca. “Aha Paolo, mi fai male cosa stai facendo – stai zitta e godi troia” è stata la mia risposta. Il mio istinto animale mi sta portando a fare sesso con Luana in modo rude, quasi violento, non so perche ma mi eccita tantissimo e mi sono convinto che anche a lei piaccia.

Le afferro con le mani i seni e li stringo forte “ahia Paolo mi fai male” ma io continuo, inizio a mordicchiarli anche i capezzoli oramai duri come la pietra, la spingo sul letto e poggio la mia cappella sulle labbra della figa pronta per profanarla. Le strizzo i seni e glieli tiro. Lei spalanca la bocca emetto un grido di dolore, spalanca gli occhi, mi guarda sorpresa “Cazzo paolo mi stati facendo male, molto male” Si lo so e la cosa mi piace troia e sono convinto che anche a te piace cara cognatina. Il continuo strizzare e tirare i capezzoli e rilasciarli, come avevo intuito portano Luana a squirtare nuovamente, sento tutto il suo liquido caldo che scorre sul cazzo, la cosa mi sta facendo impazzire, - allora avevo intuito bene, alla troia piace essere dominata. Continuo sempre con più enfasi, le metto tutto il cazzo in figa con un colpo deciso da farle spalancare occhi e bocca ed emettere un gridolino misto tra dolore e piacere. Mentre la penetro vigorosamente, di tanto in tanto le strizzo i capezzoli ei seni, pongo la mia mano sul collo come per soffocarla e piu mi comporto in modo animalesco e piu Luana gode come una vacca, credo che si già venuta due o tre volte, la vedo già stravolta e per me è un segno di grande soddisfazione, di imperiale dominazione.

“Puttana inginocchiati e metti il cazzo tra le tette, fammi una bella spagnola dai. Luana non se lo fa ripetere e sapientemente inizia a muovere il seno su e giu mettendo di tanto in tanto la cappella in bocca. Sublime mi piace da impazzire e poi, il fatto che lei sia in ginocchio davanti a me mi da maggiore vigore, da maschio alfa, da dominatore. Col piede intanto le stimolo la figa completamente fradicia. La offendo con tutte le epiteti che mi vengono in mente, “Sei una puttana, succhiamelo bene troia, bagnalo tutto, dai piacere al tuo cognatino zoccola. Percepisco che queste parole eccitano anche lei e mi dice “dai paolo scopami ti prego” stai zitta puttana e adesso inizia a succhiarlo le prendo con le mani la testa e le infilo tutto il cazzo in gola. Sta per soffocare mi spinge con le mani per allontanarmi “ma sei matto, mi soffochi”, ha gli occhi bagnati dalle lacrime ed ha avuto i conati di vomito. Continuo a farmi succhiare il cazzo e di spingerglielo in gola di tanto in tanto creandogli conati lacrime. Scorgo che con la mano si sta sgrillettando uhmm bellissimo sono appagato del mio comportamento e di come la sto scopando, di come la sto umiliando. “Paolo scopami – zitta puttana e continua a succhiare, anche le palle. Le strizzo i capezzoli tanto da farla mugolare mentre ha il cazzo in bocca, le tiro i capelli per farle tirare la testa indietro, baciarla e sputargli in bocca. “Sei proprio un gran puttana cara cognatina – si sono puttana, la tua puttana, fammi quello che vuoi ma fammi godere come non mai dai porco scopa la tua puttana”. La giro e la metto carponi la penetro con forza, stringe forte le lenzuola e a bocca stretta emette dei gridi di dolore e piacere, sento il cazzo completamente avvolto, due tre quattro colpi ben assestati, inizia a rilassarsi, lo vedo dalle mani che non stringono piu le lenzuola, alza la testa e sento che inizia a muovere i muscoli pelvici godendosi il cazzo in figa, donandomi dei piaceri immensi, Continuo a sfondargli la figa mentre alterno tra tirargli i capelli, stringerle la gola e strizzargli i capezzoli facendola godere in modo continuato, la sento colare come un fiume, i suoi umori hanno bagnato tutto il cazzo e le palle, anche il letto è tutto fradicio. Mi sento felice, sono io a dominarla ma debbo umiliarla ancora, debbo farla godere ancora. Punto il mio cazzo sul suo culetto “no Paolo no, mi sfondi, cosi mi sfondi” Zitta puttana te lo meriti – detto fatto e la penetro con un colpo solo da farla urlare e ritrarre su se stessa. Le tappo la bocca con una mano mentre con l’altra la spingo verso di me tirandole i capelli, Le sento colare le lacrime dagli occhi, credo di averle fatto davvero male ma sto per godere e voglio sottometterla ancora, la voglio rendere totalmente soggiogata “ pronta a girarti che voglio sborrarti in bocca? – No Paolo dai mi fa schifo basta mi stai facendo del male. La giro le metto il cazzo in bocca e le riverso una quantità di sborra in bocca che non riesce a contenere e le esce dai lati della bocca andando a ricadere sui suoi seni belli sodi e duri. Sono appagato e felice, sono soddisfatto di quello che ho fatto e con aria di superiorità mi rivolgo a Luana. “allora puttana ti è piaciuto?, sei soddisfatta di come ti ha scopato il tuo cognatino? Ora raccontalo alla tua sorellina di come ti sei fatta scopare puttana. -Sei un bastardo e un porco, mi hai fatto male, mi fanno male i capezzoli, la figa, il culo i seni, mi hai messo anche il cazzo in bocca dopo averlo tolto dal culo, sei un bastardo, non meritavo tutto questo. La guardo in viso e ha le lacrime che le coprono il viso è completamente disarmata, stravolta, credo di aver esagerato – lei abbassa lo sguardo, con la mano si copre la figa come per alleviare il dolore. Cala il silenzio nella stanza ci abbandoniamo anche alla stanchezza sdraiati l’uno accanto all’altra. “Cazzo che scopata, non ho piu le forze, mi hai fatto provare delle sensazioni che non avevo mai provato, mi sento tutta aperta, mi fa male tutto ma sto bene, sono completamente svuotata, sei davvero fantastico e hai un cazzo da premio oscar” mi bacia, ha ancora il sapore del culo e dello sperma. Doccia veloce che stanno per ritornare da fare la spesa, ci mettiamo sul divano e appena arrivano do una mano a portarla in casa. Luana rimane sul divano. Le due sorelle iniziano a parlare tra loro mentre io inizio a preparare la brace. Poco dopo vengo raggiunto da mia moglie tutta sorpresa e curiosa “ma cosa hai fatto a Luana, è completamente stravolta, non si regge in piedi, le fa male tutto, cosa gli hai fatto? Rimango sul vago, “Nulla amore, sarà stanca” – Sarà come dici te Paolo ma mi ha riempito di complimenti e mi ha detto di essere fortunata di averti incontrata. “Amore visto che tra sorelline vi raccontate tutto, fai in modo che sia lei che ti racconti tutto – ci puoi scommettere Paolo. Prima di andare a letto mi dovrà raccontare tutto.” E’ quasi pronta la carne alla brace, di volta in volta vengono a prendere i piatti da portare a tavola, viene anche Luana  e con lo sguardo basso ma con gli occhi molto maliziosi mi dice “Paolo mi hai fatto davvero male, dai capezzoli è uscito anche del sangue – ma non puoi capire, ho goduto veramente tanto, mi è piaciuto tantissimo essere trattata cosi, mi è piaciuto sentire il dolore e il piacere, l’essere sottomessa, mi tremano ancora le gambe, sei stato davvero un maschio, ho voglia di prenderti il cazzo. Arriva anche Paola per prendere gli altri piatti “di cosa state parlando voi due” visto che non me la raccontate giusta. Luana io e te dobbiamo parlare. Si Paola hai ragione ma tu mi devi promettere che Paolo possa ancora scoparmi ma non da sola, non ce la faccio da sola, dobbiamo essere in due, come due brave sorelline, che si dividono tutto. Paola la guarda, poi guarda a me, è un po confusa, Luana tu sei mia sorella e lui è mio marito vi amo tutti e due, la cosa ovviamente mi da fastidio ma debbo dirti anche che a questo punto della mia vita fare giochini a tre mi eccita da morire- e sia le prossime volte giocheremo in tre. Ci siamo abbracciati tutti e tre e siamo andati a tavola a mangiare con le due sorelline zoccole che comunque mi istigavano con toccatine e sguardi sensuali. Credo di essermi messo in una brutta situazione.

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