Caccia in Ohio 2. Un'altra bella scopata.

  • Scritto da jackyboy il 12/03/2023 - 17:46
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Sono sul letto ansimante. Sara è sdraiata sul letto, le gambe larghe con le ginocchia piegate, le braccia distese sopra la testa, i capelli arruffati sono sparsi attorno al sui viso arrossato . Tiene gli occhi socchiusi, la bocca semiaperta e ha il respiro affannoso, ma la sua espressione è rilassata. I capezzolini sono ancora ritti su quelle belle tettine di dodicenne, le labbra della sua figa sono appena aperte e colano il mio sperma. Prendo il telefono e le faccio delle foto: è bellissima e voglio avere un ottimo ricordo. Lei si riprende un attimo e mi guarda stupita con quei grandi occhi azzurri.

“guarda quanto sei bella”, le dico mostrandole la foto. “quella sono io? Sono messa così?.... oddio che roba...dai, cancellale...” è confusa e ancora un po' brilla: è deliziosa.

“andiamo un attimo in bagno?” le chiedo. Lei annuisce e io l'aiuto ad alzarsi. Con passo incerto raggiunge il bagno. Fa una veloce pisciata, mentre io entro nella doccia. “vieni qui”, le dico. Lei si alza dal w.c e mi raggiunge nella doccia. Metto del sapone sulle mani e comincio ad insaponarla. E' morbida e calda, e non fa alcuna resistenza, anzi si lascia toccare e insaponare su tutto il corpo: non so se per via della vodka, ma sembra che le piaccia. Le passo il sapone sulle spalle, sul collo, sulle braccia e sul petto, soffermandomi sulle tettine e sui capezzolini duri. Nel mentre continuo a dirle quanto è bella e che dovrebbe essere fiera del suo corpicino. Lei non risponde. Non sento nessuna tensione in lei: è quasi passiva. Mi inginocchio, cominciando a insaponarle le gambe, il culo e la figa. Sento il suo culetto tondo e morbido sotto le mie mani...

“che bel culetto che hai... morbido e sodo! Proprio bello!” “ti piace?” dice lei senza voltare la testa.... “allora prendilo!” la sua voce è cantilenate.... c'è il caso che non sappia davvero cosa sta dicendo. Si sposta sotto la doccia, e appoggia le mani alla parete, sporgendo il culo verso di me e inarcando la schiena.

Io rimango in ginocchio, per godermi meglio la vista di quel bel culetto tondo e rosa: le sue gambe sono ben tornite e dritte, i fianchi ancora stretti, ma belli tondi. Appoggia il peso su una gamba, poi sull'altra, muovendo i fianchi e le natiche in modo sinuoso ma spontaneo: come se già avesse provato quel “balletto”. Io le afferro i fianchi con le mani insaponate e la accarezzo tutta: le natiche, la schiena, il petto e quelle morbide tettine, passo poi alle gambe, le cosce, le ginocchia e anche i piedi. Lei sospira come in risposta alle mie carezze, sotto l'acqua e il sapone la sua pelle è ancora più morbida e liscia, mi eccita da morire! Dopo averla sciacquata afferro le sue natiche, massaggiandole e stringendole, e comincio a baciarle la schiena e il bacino. Scendo piano e trovo il suo buchetto: ci passo sopra la lingua gustandomi il suo sapore, per poi scendere ancora, andando a leccarle la figa. Lei ha inarcato ancora di più la schiena, spingendo i fianchi contro la mia faccia, e la testa è buttata indietro, così che i suoi capelli quasi mi sfiorano. Sento i suoi rantoli e i suoi sospiri e mi accorgo che il mio cazzo è di nuovo duro come un sasso.

Mi alzo e mi piazzo dietro di lei: lei, con la schiena inarcata indietro, appoggia la testa contro il mio petto, e spinge il culo verso di me: ha gli occhi chiusi e la bocca aperta in un'espressione di goduria intensa. Io le afferro il collo con una mano, mentre con l'altra porto la punta del mio cazzo sul suo buchino. “AAAAAAAAHHHAAAAAAAAAAAAAAA”

improvvisamente lei spalanca gli occhi e strilla come una pazza. Comincia a dimenarsi e a scalciare come una furia. Io, preso alla sprovvista, la lascio andare e apro al porta della doccia, per evitare che lei spacchi un vetro e si faccia male. Lei ruzzola fuori dalla doccia e finisce per terra, poi mi guarda con aria spaventata, come se si fosse resa conto di qualcosa solo adesso. “che succede, Sara? Stai male?”

lei mi guarda confusa, e poi si rialza... “no, scusa..... va tutto bene... è solo che” balbetta venendo verso di me

“che? Qualcosa non va?” “è solo che non mi piace nel culo... tutto qui” “non ti piace nel culo?....ma sei stata tu a dirmi di farlo” le ricordo con calma... “davvero?... bè scusa... non me ne sono accorta...” entra in doccia e si dà una sciacquata per togliersi la polvere, poi comincia a sciacquare anche me, accarezzandomi. “non ti dispiace, vero? Posso fare qualunque altra cosa, ma quello no... ti prego”

mi guarda con occhi lucidi e non ho il coraggio di insistere. “tranquilla, tutto ok. Se non vuoi, non insisto.” le dico per calmarla. “grazie.....” dice lei con voce sollevata, cominciando ad accarezzarmi il cazzo con una mano.

La sua manina mi percorre l'asta e il glande, mentre con l'altra mi accarezza la schiena. “sei davvero duro! Ti piaccio così tanto?” mi chiede con aria soddisfatta “certo che si.... sei davvero bella... e brava!” le rispondo chiedendomi dove avesse imparato a segare così bene. “grazie... possiamo uscire? L'acqua comincia a farsi fredda...” mi dice facendomi gli occhioni da cucciolo.

Usciamo dalla doccia, mi do un'asciugata veloce, poi guardo Sara che si sta asciugando con un asciugamano più grande e di nuovo mi sorprende la naturalezza dei suoi gesti: nessuna esitazione, nessun pudore, anzi vedo una certa attenzione nell'asciugarsi i capelli con il fon, come a volersi preparare per il seguito. Lei mi vede e ricambia il mio sguardo sorridendo quasi in modo buffo, e io sento il mio cazzo tornare duro. La afferro e la sollevo, lei ridacchia e farfuglia “no, che fai... non ho finito di asciugarmi”, ma non fa nessuna resistenza, mentre io la porto in camera. La butto sul letto, e i suoi risolini riempiono la stanza, mentre rimane distesa qualche istante nuda e con gli occhi chiusi.

“dai, Sara... guarda come sono duro!” dico avvicinandomi al bordo del letto. “vieni qui e fammi un bel pompino!” le chiedo in tono gioviale. Lei non dice niente ma senza fretta si gira e gattona verso di me con una faccia innocente e maliziosa al contempo: le luci della stanza, intense ma diffuse, sono disposte in modo da rendere le riprese delle telecamere chiare e nitide, esaltano la sensualità dei suoi movimenti. Porta il viso vicino al mio cazzo e, sempre stando a gattoni, lo prende in bocca. Io mi inarco, spingendo in dentro l'addome, per poterla guardare meglio e offrile tutto il mio cazzo, vedo i suoi occhioni azzurri che mi guardano in modo quasi adorante, mentre sento la sua lingua guizzare attorno al mio cazzo con una maestria incredibile. Sa esattamente come muoversi e come usare la lingua: non è il suo primo pompino, ma ora non mi interessa. Sara comincia ad accarezzarmi le palle con una sua manina, e mi sento più duro che mai. La guardo negli occhi e vedo che anche lei si sta eccitando.

“sei bravissima” le dico. “Ti piace il mio sapore?” le chiedo guardandola negli occhi. Lei annuisce, continuando a succhiarmelo. Mi ritraggo per uscire dalla sua bocca, ma lei mi afferra i fianchi. Io la guardo, sorpreso: “che c'è? Ti piace così tanto il mio cazzo?” le chiedo sempre guardandola in faccia.

Lei si siede meglio sul letto, tendo sempre il mio cazzo stretto in bocca e le mani sui miei fianchi. Annuisce, e si toglie i cazzo di bocca solo per cominciare a leccarmi le palle. “oooh, cazzo se sei brava! Chi ti ha insegnato a farlo così bene?” le chiedo quasi di istinto “la mamma” risponde lei tra una leccata e l'altra, come se fosse la cosa più semplice al mondo.

“tua madre ti ha insegnato a fare pompini così bene?” le chiedo incredulo. Lei, di nuovo col mio cazzo in bocca annuisce, e prende ad andare avanti e indietro con la testa lungo l'asta. La sua lingua e le sue labbra mi percorrono il cazzo in tutta la sua lunghezza, soffermandosi sulla punta: è una meraviglia e sento l'orgasmo montarmi dalle palle. Di nuovo mi ritiro, e di nuovo lei mi afferra i fianchi ingoiando il mio cazzo fino alla radice. Non so come faccia, piccola com'è, ma mi sta facendo venire con la sola bocca! Dal basso mi guarda quasi a voler sapere se mi piace...

“vuoi che ti venga in bocca, troietta? Vuoi assaggiare la mia sborra?” le chiedo, e la vedo annuire con occhi che brillano!

“ allora eccotela! Aaaarrrrgghh... prendila! Ingoia tutto!” le afferro la nuca e la spingo verso mi me, mentre le vengo dentro la bocca con una copiosa sborrata. Lei non si ritrae minimamente, le sue labbra raccolgono tutta la mia sborra, senza lasciarne cadere nemmeno una goccia, poi si stacca dal mio cazzo con un sonoro POP.

La guardo in faccia: ha il viso rosso, le guance gonfie e respira pesantemente dal naso. Con uno sguardo birichino apre la bocca per mostrarmi la quantità di sborra che la riempie, poi la chiude e, dopo un sonoro Glup, la riapre mostrandola vuota e pulita, gli occhi brillanti come ad aver compiuto un gioco di prestigio.

Freneticamente la afferro sotto le braccia e la metto in ginocchio sul letto, chinandomi per baciarla profondamente in un vortice di lingue. “sei la troietta più brava che abbia mai incontrato” le dico con un ringhio sommesso e guardandola negli occhi.

“grazie!” mi risponde con passione al mio complimento. Quel bacio dolce e profondo, e la sensazione che mi dà il suo corpicino nudo, mi fa tornare il cazzo di nuovo durissimo. Non scopavo così bene da mesi.

La butto su un fianco, vicino al bordo del letto, e mi metto rapidamente dietro di lei, che tiene la gamba alzata e il culo indietro per facilitarmi. Di nuovo sento la sua fighetta, molto più bagnata di prima, contro la mia cappella. La penetro lentamente, gustandomi la sua stretta fighetta fino a entrarle del tutto, mentre lei, con la testa girata mi guarda negli occhi. Vedo la sua espressione cambiare,mentre le penetro la fighetta: da una maliziosa attesa, con gli occhi socchiusi, la vedo aprire gli occhi al massimo e le sopracciglia alzarsi e la sua boccuccia aprirsi in un'espressione di stupore e godimento.

“aaahhhh....HHOO!” sospira, scattando indietro la testa, quando la mia punta le tocca l'utero. “tieniti forte, piccola, ora ti scopo a dovere”, le dico sogghignando. Lei mette un braccio dietro il mio collo come a stringersi a me: “si, scopami... scopami forte” mi dice in tono quasi di sfida, guardandomi in faccia con quegli occhi blu, socchiusi in uno sguardo lascivo e innocente ad un tempo.

Subito mi ritraggo e comincio ad affondare dentro di lei con forza. Lei inizia a gemere e ad ansimare come una puttana esperta. Sono alla mia terza erezione: ho tutto il tempo e l'intenzione di gustarmi questa fresca fighetta di dodici anni, inoltre la posizione è ottima per riprende tutto con le varie telecamere: di certo avrò materiale per molti scambi.

La sua fighetta mi avvolge come un guanto e io mi gusto ogni centimetro del suo bel corpicino. Voglio scoparla più forte! continuo a spingere dentro di lei, mentre le stringo le tettine e con una mano le afferro la gola. Lei non protesta, non si ritira, nemmeno si contre, anzi, muove i fianchi per sentirmi meglio! Io mi scateno e prendo a fotterla con colpi veloci: i suoi gemiti acuti sono un cinguettio eccitante e perverso che mi fà impazzire. Con una mano le stimolo il clitoride, mentre il mio cazzo la colpisce profondamente fino all'utero. “aaaaahhaaa..aaaaahhh..aaaaAAHHHHH” i suoi gemiti diventano urli, mentre un orgasmo potente la percorre tutta: trema forte e stringe le cosce attorno alla mia mano e al mio cazzo.

“HHHHOOOOOOOOoooooooo” i suoi gemiti calano, ma io non ho finito. Mi sdraio sul letto, mettendola distesa sopra di me e allargandole le gambe. “aspetta, che fai.... fammi respirare... ” biascica lei. Ma io non mi fermo: la sollevo ad sotto le braccia e la impalo sul mio cazzo.

“aaaaAAAHHH!” strilla lei. la fotocamera sulla testiera del letto riprende lo spettacolo di lei impalata a gambe aperte sul mio cazzo, e io che, da sotto, glielo spingo dentro. “coraggio, cavalcami!” le dico mollandole una pacca su una coscia, che la fa sobbalzare. “cosa? Cavalcarti?” chiede lei confusa “avanti, ho visto come muovevi il culo, prima! Ora fa la stessa cosa.” “ha.... OOOHH... ok, ci provo...” balbetta mentre appoggia le ginocchia sul materasso e si sporge in avanti con le spalle, appoggiando le mani sulle mie gambe.

“ecco brava. Così... che bel culo hai”, dico mentre lo riprendo con il telefono. “Brava, scuoti i fianchi avanti e indietro.... ora vai su e giù... twerka sul mio cazzo” “twerk adesso ? Ma come? Ah!” le do una sonora sculacciata su una chiappina. “sai cosa intendo”, le rispondo. Lei non ribatte, ma si sposta poco in avanti e comincia ad alzare e abbassare il bacino spingendosi contro le mie anche. Il suo culetto sobbalza in modo delizioso, e la sua fighetta mi risucchia il cazzo in modo sublime, colpendo la punta con l'utero ad ogni sobbalzo. È fantastico! Una scopata unica! Se non fossi alla terza sborrata, probabilmente non durerei tre minuti, ma ora mi gusto tutto tranquillamente. Lei, intanto si muove con maggior sicurezza e riprende ad ansimare.

“ti piace, troietta? Ti piace ballare sul mio cazzo?” le chiedo dandole un'altra sculacciata “AH! Si, si! Lo adoro! Sento il tuo cazzo che mi spinge dentro nella pancia! È bellissimo!” mi sporgo in avanti e le la afferro da dietro, strizzandole i capezzolini e girandole la testa per baciarla. Di nuovo sento la sua dolce lingua in bocca, e decido che voglio concludere a modo mio. La spingo in avanti, e mi alzo dietro di lei, afferrandole i fianchi e mettendola a quattro zampe. Le afferro il culo, aprendo le natiche e comincio ad affondare con colpi lunghi e profondi. “ooohh, oohhh, oooohhhh” i suoi ansimi prendono il ritmo dei miei affondi e io la vedo tremare. Sta venendo di nuovo, ma io sono ancora lontano dall'orgasmo. Accelero i movimenti mi inarco per entrarle dentro ancora di più.

“aaaaaAAAAHHHHH.....OOoooOOooOOODDDIOOOoooOO tipregobastaaaaAAAAAA” i suoi gemiti mi portano di nuovo vicino all'orgasmo, e comincio ad affondare più forte, tirandole i capelli “RRRRggghHHHH vengo, troia! Prendilo tutto! Ti riempio l'utero” “SI, SI... RIEMPIMI, JACK! SENTI LA MIA FIGACOMETIVUOLE???” rantola Sara, sotto di me, mentre spinge il culo contro il mio cazzo. Esplodo: l'orgasmo mi percorre dalle gambe alla testa e sborro dentro Sara un fiume di sperma che le riempie l'utero, mentre lei ansima e rantola come una troia, spingendo il culo contro la mia pancia e tremando convulsamente sotto di me.

È l'orgasmo più lungo e forte che abbia avuto finora sento gli spasmi percorrermi e gli ultimi spruzzi di sperma uscirmi dal cazzo, che è ancora ben piantato in quella fighetta di dodicenne, ormai piena. Faccio gli ultimi dentro/fuori di lei, lenti e rilassati, per gustarmi gli strascichi, e sento lei sobbalzare e tremare violentemente. E' ancora in preda all'orgasmo e io, da bastardo, le accarezzo la schiena e le gambe, sfiorandola per farla rabbrividire. Lei trema ancora di più e si gira sulla schiena, la bocca semi aperta e gli occhi rovesciati. Io le bacio le tettine e lei si avvinghia a me con le braccia... come se non volesse lasciarmi andare.

Finalmente si rilassa. Io la copro con una coperta, prendo il telefono e vado nel salotto, a vedere come sono venute le registrazioni. Tra qualche minuto dovrò riaccompagnarla a casa, ma qualcosa mi dice che non finirà qui.

Verifico sommariamente i filmati ripresi dalle viarie telecamere: questo è veramente un colpo grosso! Tutte le registrazioni sono nitide, ben a fuoco, con buona luce e un buon sonoro: è valsa la pena lavorare tanto per posizionare al meglio luci e arredi, in questo buco di appartamento, e una volta montato il tutto avrò un ottimo prodotto da scambiare! Prendo i vestiti di Sara, ben puliti e asciugati, metto il suo telefono nella tasca della gonna e la vado a svegliare. Quando si rende conto dell'orario si impanica e dice che deve tornare subito a casa: in pochi minuti ci prepariamo e ci troviamo in macchina verso casa sua.

Una volta arrivati, lei mi saluta sommariamente, prende le ricevute delle bollette e scende. Io parcheggio vicino a casa sua, ho il presentimento che presto succederà un putiferio, e voglio volgere la cosa a mio favore: prendo il telefono “pulito” e faccio una telefonata.

Per contatti: [email protected]

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