Dieci piccoli tradimenti (Ep. 10) - Tradita e ferita nel profondo dell'anima, giura vendetta con furore e grinta.

  • Scritto da Lizbeth il 16/01/2024 - 17:01
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“Ebbene sì, sono io. Non dite che qualche indizio non ve l'ho lanciato qua e là. Ne volete uno, il mio alter ego si chiama Ima Phantom. Io sono un fantasma, e pensate un po' è il mio anagramma. Non prendetevela con i nostri domestici; sono stati contattati da un avvocato, e loro non mi hanno mai vista. Quando vi ho detto che eravamo tutti traditori, in realtà mentivo. Il mio racconto era una bugia, e credo che mio marito l'abbia capito da piccoli dettagli, come la data del mio viaggio a Parigi. Come ho gestito il tutto? Tramite questo" - e mostra un tablet - "Grazie a questo ingegnoso programma, posso sia gestire le luci della stanza, sia i video da proiettare sulla televisione e anche quando fermarli. Devo ringraziare Valentina che è una genietta informatica. Tu, Isabelle, lo sai bene."

Lei diventò rossa.

"Prima ho detto che non ho mai tradito mio marito, almeno fino a ora. Vi ho radunato tutti qui, sia per dimostrare l'ipocrisia di questo mondo, sia per cogliere la mia vendetta, e lo farò nel modo più subdolo."

Si avvicinò a suo marito, gli prese la mano destra, gli sfilò l'anello del matrimonio e con un'abile mossa gli mise entrambe le mani dietro la schiena, imprigionandole con delle manette. "Sexy, che dici ora facciamo un po' di bondage?" Lui cercò di protestare, cercò di liberarsi, ma Mia estrasse da un cassetto del mobile una ball gag e delle cinghie; con quest'ultime legò le caviglie alla pesante sedia. Invece, la prima l'allacciò dietro alla nuca e mise il bavaglio di silicone nella sua bocca. Poteva pure urlare, ma tanto nessuno lo poteva capire. Sua moglie infilò la mano nei pantaloni e gli estrasse il pene moscio, iniziò a masturbarlo, fissandolo negli occhi con una grinta che non si era mai vista. Una volta raggiunta una bella erezione, lo lasciò li dà solo.

Lei camminava in modo lento e felpato per tutta la stanza - “Guardati intorno, maritino mio. Abbiamo sia degli uomini affascinanti sia delle donne attraenti. Potrei tradirti con loro, ma con chi?

Beh, un'idea con chi iniziare ce l'ho già, e con un passo lento e impetuoso si diresse verso Duncan, il marito della donna con cui il suo uomo l'aveva tradita.

Gli si avvicinò al viso, gli accarezzò il pene da sopra i pantaloni e lo provocò - “Allora mia caro è stato bello scopare una giovane fighetta, dimmi un po” - Lui non riuscì a rispondere perché la sua bocca fu invasa dalla lingua di Mia. Non si ritrasse, anche perché era consapevole che da quella sera sarebbe diventato single, anzi allungò le mani verso quel bellissimo seno. La vendetta era iniziata, anzi mi correggo, era solo all'inizio. Il vestito della nostra signora venne sollevata e buttato da qualche parte. Nuda era ancora più bella.

Tutti pensarono che l'avesse scopato davanti a tutti. Invece si rialzò di colpo, si diresse verso la moglie del vicario e baciò anche lei – Mia sorella mi ha detto che lecchi bene – si tolse anche le mutandine. Si sedette accanto a lei, le prese per il collo e spinse il suo viso tra le sue gambe. Era un gioco, allora giochiamo. La signora Harrison leccò Mia, assomigliava molto a sua sorella. Ormai la moglie del vicario ci aveva preso gusto ed esplorava la figa di quella donna, la quale intanto le accarezzava i capelli come se fosse la sua cagnolina. Gli li tirò, spinse le sue labbra verso le sue e ridendo disse – grazie per il tuo contributo.

“Ambarabà ciccì coccò, ora a chi la dò. Beh che dire, mi sono fatta assaggiare da sua moglie, perché non passiamo al vicario” - Gli diede una sberla - “Se non ricordo male queste cose ti eccitano” - e gli sputò in faccia. Anche lui si eccitò, gli spinse la figa in faccia - “vediamo se questo coglione sa leccare meglio di sua moglie” - La moglie, ormai diventata complice di Mia, abbassò i pantaloni al marito ed estrasse quel piccolo pene ridicolo. L'organizzatrice di quella sera, lo prese in bocca e gli morso la cappella, sembrò che lo stesse mangiando. Anche con lui si interruppe di colpo, indicò quella che era diventata la sua amica - “ora bada a tuo marito” - Lei non si fece pregare e vi sedette sopra con la gonna alzata e le mutandine abbassate.

Ormai tutti erano avvolti in quell'erotica atmosfera, forse l'unico che non si divertiva era il nostro caro Charlie, anche se il suo pene sembrava resistere in posizione eretta. A Mia venne un idea, prese con forza la mano di Sophie, le diede una pacca sul culo - “dai fai vedere a tutti con quanta passione lo scopi”. Aveva capito tutti chi comanda quella sera, quindi lei obbedì.

Mia si sedette proprio di fronte a loro, pronta a masturbarsi. Sophie accarezzò il pene dell'uomo che aveva sempre amato segretamente, se vogliamo dire che fosse un segreto, poi con abilità si strusciò sopra di lui. La nostra cara aguzzina, si eccitò cosi tanto, che afferrò la prima cosa che trovò, un telecomando e se lo spinse dentro la figa ormai slabbrata.

Per confermare che l'atmosfera era diventata piccante, il maggiordomo, mise sua moglie a 90 gradi, un po' come aveva fatto il suo amante con entrambi, e l'inculò con ardore. Anche la moglie del sindaco Elenoar volle fare la sua parte. Si avvicinò a Mia le estrasse il telecomando dalla passera e la sostituì con la sua mano, si gli infilò l'intera mano destra, e all'interno del corpo della nostra protagonista esplosero mille sensazioni, ma non era ancora finita li - “prima nel tuo finto racconto hai detto che il sogno di molte donne è farsi scopare da due maschi, perché non accontentarti allora” - chiamò sia suo marito il Sindaco, sia il nostro caro Duncan, la prima persona che aveva provocato Mia.

Eleanor estrasse la mano fradicia da quella figa. Era lei ora a prendere l'iniziativa. Diede una pacca sul divanetto e li si sedette subito suo marito. Tenne il suo pene in mano e ordinò alla nostra fantasmina di sederci sopra. Lei non batté un ciglio e si fece trapassare da quel cazzone. Sempre la nostra cara first lady allargò l'altro buchetto rimasto libero e lo scaldò per bene. Volse la testa verso Duncan e gli disse - “questo è tutto tuo”. Lui non vedeva l'ora e la infilò come uno spiedo.

Intanto Sophie aveva tolto la ball gag da charlie e lo baciava mentre si faceva montare. Era diventata una vera orgia.

Chi fu il primo a sborrare? Fu il nostro caro Fitzgerald e inondò sua moglie, con la confizione di mettere il suo sigillo sul bambino che lei aveva in grembo. Il secondo fu il sindaco, che incitato da Mia, venne dentro alla figa dell'aguzzina, un po' come vendetta personale. Una volta venuto, si tolse dimezzo e fu sostituito da Duncan, del resto aveva vinto il titolo del pervertito della serata.

Diete il suo contributo anche il vicario, che esplose quando sua moglie gli strinse il collo con dei collant, per poco non moriva soffocato. Anche il nostro comico sborrò dentro al ex ombra e rise soddisfatto.

Sophie notò la sborra che colava da quella passera magnifica. Abbandonò il suo amore. Corse da Mia, aveva deciso di farla venire con la sua lingua. Quasi come scusa per essere l'amante di suo marito. Le succhiò la sborra, il clitoride e gli inserì tre dita nella passera e le spinse. La signora Thompons raggiunse un imperioso orgasmo, seguito da uno squirt intenso. Crollò sul divanetto e la prima cosa che disse fu: "Se sapevo che tradire fosse così eccitante, l'avrei fatto prima."

Il marito venne liberato giusto allo scattare della mezzanotte; in fondo, era stata una serata divertente, un Capodanno da ricordare. Dopo un brindisi poco convinto, tornarono tutti a casa, ormai persuasi che tutto sarebbe cambiato e molte coppie si sarebbero lasciate e, forse, alcune pure scambiate.

 

Tutto quello che ho raccontato forse vi sembrerà assurdo, ma prendetela come una favola moderna. Del resto, ho scritto tutto questo come passatempo e spero che vi piaccia e vi faccia divertire. Tutto il resto non conta. Neppure il tradimento, che è solo una questione mentale.

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