Due schiavi e una capanna 1

  • Scritto da italsex il 12/05/2020 - 09:45
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Il mio rapporto con Jenny è molto particolare, entrambi viviamo vite normali lei con il marito, io con la mia compagna, appena possibile, ed è un nostro segreto, ci troviamo per scrivere racconti, anch'essi molto, molto particolari.

Sviluppiamo storie di sesso sfrenato, con unici e rigidi limiti, riguardanti solamente rapporti tra uomini e donne maggiorenni, trame in cui accadevano rapporti di ogni genere orali, anali.

In genere immaginando di essere presi come schiavi e schiave da altre coppie o padroni e padrone singoli, in alcuni casi in modo consenziente, cercato, voluto, in altri inventando di essere fatti prigionieri, preferendo arrendersi per evitare violenze peggiori, trame queste che ci eccitavano ed divertivano di più.

Dopo averne scritto alcuni di varia lunghezza iniziammo a frequentare siti di incontri particolari, anche per curiosità ma più che altro per proporre queste storie e trovare i lettori idonei per quelle pagine, ed arrivare alle pubblicazioni

Sette od otto furono giudicati positivamente e pubblicati, poi cominciammo a ricevere oltre che giudizi lusinghieri anche proposte molto esplicite da chi effettivamente ci avrebbe voluto possederee come schiavo e schiava .

In particolare rammentiamo una copia benestante che nella loro villetta usava ricreare ambientazioni greco-romane o di sultanati arabi, invitando altri padroni con i loro schiavi o come verso di noi, schiave e schiavi a consegnarsi e farsi prendere.

Un religioso di colore, africano, riteneva di vantare antenati saraceni che sette od otto secoli fa assalivano le nostre coste meridionali , rapendo giovani contadini e contadine cristiani, riducendole in schiavitù ed ora ne cercava per ricostruiore queste vicende e sfogare i propri piaceri, e quindi avrebbe desiderato prenderci.

Ed un giovane studente, che dopo averci garantito d'essere maggiorenne, affermava di rimanere quasi tutto il giorno da solo in casa e che l'eccitava l'idea di aver una schiava ed uno schiavo intenti a lavori domestici e che in particolare voleva provare l'esperienza di inculare una donna ed un uomo.

Per mesi, un anno, rifiutammo queste proposte sempre più insistenti, anche verbalmente volgari e violente, dichiarando di essere interessati solo a scrivere ed inventare od al massimo a forme di schiavitù virtuale, soprattutto per nostre insicurezze e paura, provando comunque piacere a scrivere ed essere letti da questi soggetti

Provammo piacere a vivere emozioni intriganti, anche illudendo padroni e padrone di essere sul punto di cedere alle loro voglie, per poi sparire , poi, però, gradualmente, arrivammo a cedere, accettando prima schiavitù virtuali, infine, in alcuni casi, cedemmo totalmente, ci arrendemmo e ci demmo per situazioni reali.

Queste sono le storie di alcune di queste vicende, lasciamo al lettore la valutazione se furono vere o inventate

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