Il lupo perde il pelo ma non il vizio-quinta parte

  • Scritto da Porcello55 il 29/06/2022 - 14:10
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Erano appena le sette e mezza del mattino quando mi svegliai, avevo solo due ore per prepararmi e andare all’appuntamento con l’editore. I ragazzi dormivano ancora, dovevo svegliarli era il loro primo giorno di lavoro e non dovevano arrivare tardi. “Su dormiglioni, dovete andare al lavoro oggi altrimenti sarà stato tutto inutile”. Nel vederli così, nudi, distesi sui materassi, non ci fossero stati i nostri impegni, mi ci sarei gettato in mezzo e farmi fare tutto quello che avrebbero voluto farmi ma, le priorità erano altre. “Avanti, su amori miei”. “ma che ore sono.. “. “Le sette e mezza e voi dovete essere in azienda alle otto, quindi dovete fare in fretta”. Avevo preparato la colazione e mi stavo vestendo quando li salutai, forse sarebbero arrivati con qualche minuto di ritardo così pensai di telefonare al titolare per scusarmi e di non tenere conto di questo imprevisto. Fu molto gentile a patto che non si ripetesse più, in fondo erano dei bravi ragazzi e meritavano possibilità di dimostrarlo. Quando arrivai dall’editore fui fatto accomodare in attesa che mi ricevesse, aveva una importantissima occasione per espandere la società. Mentre attendevo la segretaria mi si avvicinò e mi chiese “Scrive sempre racconti erotici?”. “Si, di solito genere zoofilia”. “Sa, ne ho comprato uno l’altro giorno, Il maiale che è dentro di me”. “Ah, l’ultimo, le è piaciuto?”. “Devo dire che sono rimasta sconvolta, eccitata si ma sconvolta. Come si fa ad avere rapporti con maiali?”. “Semplice, si sta con loro e si fa sesso con loro, sono molto bravi, pesanti ma bravi”. “E mi dica, sono tutte esperienza vissute?”. “Certo, un po' romanzate ma si, realmente vissute. Perché me lo chiede?”. “Quindi anche con cani, cavalli ed altro?”. “Certo, vorrebbe… “. “Non so, vivo da sola ed ho preso un cane due mesi fa, un boxer. Ha due anni e l’ho preso dal canile. Vorrei che venisse a casa mia una sera per cena, così, per parlare di queste cose e magari potrebbe aiutarmi a stringere un rapporto più, intimo col mio cane..”. “Quindi una mezza idea ce l’ha ma, certo che si, accetto l’invito e sarei felice di aiutarla”. “Grazie, facciamo giovedì sera?”. “Va bene, questo è il mio numero, mi chiami per conferma”. “Ho già il suo numero memorizzato, sa, per fissare gli appuntamenti”. “Vero. Bene”. Restammo in silenzio per alcuni minuti, poi le domandai “Quindi mai avuti esperienze..”. “Mai”. “Nessuno desiderio di farlo..”. “Mai, almeno fino ad ora. Sa leggendo il suo racconto, e leggerò anche gli altri in seguito, ha stimolato il mio desiderio di trasgressione”. “Capisco. Però da quando ha preso il cane gli è caduto l’occhio sul suo pene vero?”. “Si, ed è veramente grosso. Non sa quante volte ho avuto l’impulso di prenderlo in mano”. “Perché non lo ha fatto? Ai cani piace quando gli viene massaggiato, e poi aspetti a vederlo fuori, è ancora più grosso di come lo immagina”. “Davvero? Ma deve essere enorme”. “Non tanto il pene ma escrescenze che si gonfiano alla base vicino ai testicoli, lo chiamano il nodo e serve al maschio per rimanere attaccato alla femmina in modo da non disperdere neanche una goccia del seme”. La segretaria era visibilmente eccitata e con il ritmo cardiaco accellerato ma sembrava decisa a fare quell’esperienza. Dopo un respiro profondo mi disse. “Per questo vorrei che venisse a cena da me, vorrei provare ed avere con me una persona come lei mi sarebbe di grande aiuto”. “Lo farò con vero piacere”. Poco dopo arrivò il mio editore e scusandosi per il ritardo mi fece accomodare nel suo ufficio, mentre la segretaria si ricompose lanciandomi uno sguardo di gratitudine. “Ciao Roberto, come stai?”. “Bene grazie”. “Il racconto che stai scrivendo come prosegue? Prego accomodati”. “Non manca molto” dissi mentre mi sedevo “forse entro il mese te lo consegno. Una cosa, Mi avevi chiesto di esplorare altri generi e farlo mi piace ma, il genere da me preferito lo sai qual è. Se i lettori in futuro si stancheranno, allora potrei ripercorre queste nuove strade”: “D’accordo, in fondo stai facendo un ottimo lavoro e sei apprezzato da tutti qui e gli affari sono affari”. “A proposito di affari, la tua segretaria mi ha detto, mentre aspettavo, che hai avuto un incontro, una occasione per espandere la società, potrei sapere di cosa si tratta?”. “Si è vero, ci sarebbe la possibilità di fondersi con una casa editrice estera, molto importante, che tratta anche il genere racconti erotici. Volevo anticiparli che abbiamo un vero best seller del genere ma poi ho creduto fosse meglio attendere nuovi sviluppi, sai, il tuo è un genere non proprio erotico, anzi, direi, porno e di quello più spinto. Ma di questo ne discuterò in seguito con i titolari a pranzo questo fine settimana. Se vuoi puoi venirci anche tu, se non hai impegni”. “Ti ringrazio, ti farò sapere venerdì mattina, se non è troppo tardi”. “No, va benissimo. Ma ora veniamo a noi. Che ne dici se prolunghiamo l’accordo per altri due anni? Con la cadenza di due racconti all’anno direi che puoi trovare esperienze a sufficienza per i tuoi prossimi capolavori”. “Ottimo, il compenso è sempre quello o c’è un ritocchino?”. “Un ritocchino c’è ma lo metteremo nero su bianco alla firma del nuovo contratto quando mi consegnerai l’ultimo a fine mese. Bene, direi che è tutto” disse alzandosi “ti auguro una buona giornata, dovrei vedermi con altre persone oggi, sai, impegni di lavoro, lavoro, lavoro..”. “Si certo” risposi io alzandomi e stringendogli la mano “ci sentiamo venerdì. Grazie per ora” ed uscì.

 

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