La dominazione di Francy: la bella e le bestie

  • Scritto da Massimo il 14/03/2022 - 16:04
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L’appuntamento improvvisato con Marco e Laura è andato talmente bene che la coppia ci invita a casa loro per il weekend successivo. Decido di fare le cose per bene. Dispongo l’abbigliamento delle due donne. Non avendo previsto una cena fuori casa, decido che debbano indossare solo scarpe, calze autoreggenti, il famoso slip con plug e un reggiseno a mezza coppa. Per entrambi procuro un collare con anello e cordicina: un po di fetish non guasta. Per Francy capelli a coda di cavallo, Laura li ha corti e quindi non serve…  Impongo ad entrambe astinenza di una settimana dal sesso in ogni forma. Una volta entrati nel giardino degli amici, faccio togliere il vestito a Francy che aveva indossato per venire all’appuntamento. E’ molto nervosa

“Stai tranquilla, ci divertiremo vedrai” Sicuramente coglie il luccichio nei miei occhi

“Sai… il cane… Ci ho pensato e mi piacerebbe provare ma… Mi fa schifo” Un attimo di attesa

“Ti fidi di me? Ricordi la safe word?”

“Sì… Grazie Max”

Suono il campanello ed entro per primo tenendo a guinzaglio Francy che mi segue a testa bassa, dieci centimetri più alta. La sua camminata è elegante, fluida. Mesi di allenamento e frustino hanno dato risultati incredibili per la ragazza che vestiva solo decathlon.

Marco è vestito casual. Ci accompagna in salotto dove troviamo il cagnone steso e, di fianco Laura. Ha seguito le indicazioni. Senza salutarla mi rivolgo a Marco

“Ha seguito tutte le mie indicazioni?” Lui fa cenno di sì. Mi avvicino a Laura e le metto una mano nella fica. E’ bagnata, la rudezza della mia ispezione la fa trasalire.

“Non hai obbedito ai miei ordini, ti sei fatta scopare da poco”. Lei nega, come pure Marco. In realtà sto giocando d’azzardo, non ho idea da quanto Laura non fa sesso… Eseguo lo stesso trattamento su Francy e lei mugola già dal momento in cui scosto lo slip

“Ecco, questa è una donna che non fa sesso da una settimana. Laura, mettiti in piedi lì, spalle al muro”. Laura sorride, non è abituata al gioco e forse non si sta divertendo. Obbedisce lentamente. Appena è in posizione elargisco qualche sonora sculacciata. Lei urla ma non si sposta. Alterno i colpi con carezze sulla parte colpita. Alla fine del trattamento rimetto la mano nella fica e la trovo morbida ed accogliente

Dispongo le due donne in ginocchio sul tappeto e vado con Marco in cucina a bere qualcosa.

“Che idee hai per stasera?” esordisce passandomi una bottiglietta di birra

“Vorrei condividere con voi Francy. Mi piacerebbe che tutti e tre ci concentrassimo su di lei, facendole tutto quello che più ci piace. Che dici? Laura è mia o la devo lasciare libera? Ne avete parlato?”

“Laura è tua. Una serata a tema… Eccitante” sorride assaporando birra e quel che farà a breve. Poi mi batte a spalla

“Ma come hai fatto a capirlo? Sono tre giorni scopiamo come ricci, pensando al nostro primo incontro e in attesa di questo” Faccio un gesto come per dire “Era ovvio” e dentro rido pensando che sono un bugiardo fortunato.

“Altra cosa. Puoi spostare il cane in un'altra stanza?”

“Ah, va bene… Pensavo che… Non importa, faccio subito”. Sembra un po 'deluso. Sono abbastanza convinto che un paio delle sue scopate dei giorni scorsi le ha dedicate a Fancy che urla sopraffatta dall’animale domestico.

Torniamo in salotto , mentre Marco porta mestamente la bestia in un altra stanza, invito le donne a togliersi lo slip e il plug e a mettersi a quattro zampe, Laura dietro Francy in fila indiana. Poi annuncio

“Questa notte Francy sarà il nostro oggetto sessuale, ognuno di noi potrà fare sesso solo con lei… Non necessariamente da solo” Invito quindi Laura a leccare la fica e il culo di Francy. Penetro la fica di Laura con la bottiglia di birra e poi la porto alla bocca per assaporare gli umori della donna. Quando siamo tutti nudi, tolgo il collare a Laura, è libera di far di Francy quel che vuole. 

Che notte ragazzi! Nelle tre ore successive Francy viene violata in ogni parte del corpo. Subisce penetrazioni multiple da me e Marco. Anche Laura ad un certo punto tira fuori uno strap-on e la incula. Quando io e Marco siamo esausti, Laura succhia i residui di piacere di Francy con la lingua e con le mani. Il sesso lesbico è gradito a Francy e rinnova la mia eccitazione. Marco contravviene alla regola del sesso solo con Francy e allunga una mano per accarezzarmi la gamba. Lo guardo ma non reagisco. Lui lo prende come un consenso, si mette in ginocchio davanti a me e inizia un lavoro di lingua lambendo cazzo, palle, culo. Apprezzo la leccata, malgrado la barba che provoca un inedito fastidio, riesce a risollevare del tutto le mie forze. 

Ormai sono le tre, io e Francy accettiamo volentieri l’ospitalità della coppia per riposare lì e tornare a casa l’indomani.

Ci svegliamo in tarda mattinata. Dopo una lunghissima doccia ci ritroviamo per la colazione abbondante e gradita. La complicità con Marco e Laura è notevole. Le due donne si sono rivestite come la notte prima, io e Marco siamo rimasti nudi. Il cane si aggira sotto il tavolo, ingombrante, scodinzolando sulle gambe. In certi momenti la sua lingua lambisce la coscia… Mi sta leccando il cazzo! 

“...Morde?”

Laura sorride sonoramente: loro ci sono abituati e no, non morde. Invito Francy ad aprire le gambe. Poco dopo il cane torna a girare a caso e finisce da Francy. Sembra che la fica profumata della donna gli sia particolarmente gradita: lei finge indifferenza ma dopo pochi minuti l’eccitazione è visibile. Rimane paralizzata con il bicchiere di succo a mezz’aria, porta la testa indietro e inizia ad ansimare. L’altra mano accarezza la testa del cane

“Max per piacere...” Acconsento che porti a compimento il suo desiderio di masturbarsi. La colazione si allieta quindi della magnifica visione di Francy che gode davanti ai commensali. Il cagnone che, come in una roulette russa, si aggira in maniera casuale leccando cazzi e fiche finisce col diventare un episodio divertente. Col sorriso salutiamo la coppia sperando di poter avere un nuovo incontro. 

L’esperienza è piaciuta alla coppia. Nei giorni successivi ci sentiamo spesso per definire il tema del prossimo incontro. Francy è in preda a pura ninfomania: mi bombarda di messaggi chiedendomi di potersi masturbare… Nelle video chat che a volte facciamo nelle pause dal lavoro o alla sera appare sempre calda, aperta. E non solo quando ci vediamo. In effetti io spio Francy a casa sua. Lei non lo sapeva e non lo sa. Ho occhi sul salotto e su parte della camera da letto. Gli occhi in questione sono le telecamere di sicurezza che lei mi aveva chiesto tempo prima di aiutarla ad installare; cosa che ho fatto senza problemi garantendomi però in segreto l’accesso alla sua casa, giorno e notte. Nei mesi del nostro gioco ho goduto più volte vedendola resistere alle privazioni di orgasmo; le sue abitudini di procurasi piacere mi aiutavano a moltiplicare il piacere dei nostri incontri. Con la porta della camera da letto spalancata riesco a vedere solo l’ultima metà del letto e questo rende il gioco più stimolante: è come se fossi in casa a spiare senza essere visto. Del sesso con Paolo ho già parlato in precedenza. Spiandoli trovo conferma di quel che mi racconta Francy. Noto anche che Paolo ha una venerazione per le tette di Francy: le bacia, le succhia, ci strofina il cazzo duro per provocarsi piacere. Dopo la notte con Marco e Laura, noto che Paolo inizia a stargli stretto: li vedo litigare; anche il sesso sembra più meccanico. La vedo spesso masturbarsi dopo che Paolo se ne va. Francy sta vivendo un risveglio sessuale che la sta travolgendo in tutte le sue abitudini.

Arriviamo quindi al secondo incontro con Laura e Marco. Di comune accordo il gioco si sviluppa come la volta precedente ma questa volta tutte le attenzioni sono rivolte e Laura. La donna si rivela una vera sorpresa. Decido di rinunciare al gioco di dominazione con lei: avevo capito che fin dall’inizio la sua proposta era legata più a curiosità (visto anche il piacere che provava Francy) che a un reale desiderio. Anche in questa serata, pur essendo vestita come la volta precedente, non è chiaramente eccitata dalla sottomissione. E’ completamente a suo agio nel ricevere e dare piacere ai tre partner anche in contemporanea. Sembra quasi un porno diva e questo crea un'atmosfera  diversa dalla volta precedente ma ugualmente eccitante. Non si risparmia e regala anche uno squirting improvviso proprio mentre io e Marco la stiamo pompando contemporaneamente in fica e culo. Francy, che ho lasciata libera, ri esegue come un rito quello che Laura aveva fatto a lei qualche settimana prima. Ad un certo punto Francy prende per mano Laura e la accompagna in camera da letto. Io e Marco rimaniamo accasciati sul divano. Ad un certo punto mi chiede

“Tu sei bisex..?”

“Sì, ho avuto esperienze con maschi, per lo più come attivo”

“A volte mi piace essere troia…” E mi guarda sorridendo. Annuisco sorridendo a mia volta. E’ il mio consenso. Avevo già notato che, rispetto ai nostri precedenti incontri, si era completamente depilato. Quando lo vedo tornare dal suo studio, travestito, tutto torna. Indossa autoreggenti e perizoma nero, un sandalo da vertigine, il resto del corpo è fasciato da un vestitino aderente: sembra quasi un transessuale più che un travestito. Marco ha una lingua esperta. Laura è più esperta ma lui sa cosa piace ad un uomo e riesce a darmi piacere. Completa la mia erezione infilandomi un dito nel culo e stimolando con attenzione e perizia la prostata e lo sfintere. Tocco il suo cazzo per stimolarlo ma lui si ritrae e mi porge il culo. E’ ben proporzionato, gli lecco il buco già lubrificato, lo penetro lentamente per prepararlo al mio ingresso: un dito, due dita; lui mi incita e si sega. Lo penetro a pecora in maniera rude. Lui gode, il suo cazzo sbrodola sperma copiosamente. 

“sborrami nel culo. Togli il preservativo”. Quando sto per venire obbedisco al suo desiderio, esco, sfilo il preservativo e con un colpi secco lo penetro un'ultima volta e mi svuoto dentro di lui.   

La porta dello studio che rimane aperta libera il cagnone che inizia ad ispezionare la casa. Lo seguo fino alla camera da letto dove le due donne si accarezzano dolcemente ormai sazie di attenzioni

“Vai via, sono stanca” Laura allontana il cagnone a quanto pare abituato a quel tipo di attenzioni. 

“A quanto pare c’è un membro di questa famiglia che non ti ha ancora scopato…” 

“No no, ho la fica in fiamme, adesso proprio no”

“Quindi ti devo punire” Lei mi guarda e sta per mandarmi. Sto per desistere, del resto avevo già capito che la sottomissione non era nelle sue corde.

“Mi offro io per pagare il debito di Laura” Francy deglutisce visibilmente,  forse si pente subito della sua uscita. Le chiedo se ne è veramente sicura, lei annuisce e si mette in ginocchio davanti a me porgendomi il guinzaglio.

“Per favore Max”. La prendo per il guinzaglio e la faccio camminare a quattro zampe fino al salotto. Il cane ci segue, annusa e lecca il culo di Francy incredula di quello che sta per succedere, annullata nella sua volontà di potersi ribellare. Marco e Laura si siedono vicino a lei e la sostengono, guidano il cane... La sequenza successiva è quella già vista qualche settimana fa con Laura. Il cane si muove, lecca, la sbatte senza pietà. Lei gode, urla, piange continuando a ringraziarmi. Dolore, piacere, schifo, tutto si mischia all’orgia di corpi umano e animale che si accoppiano in modo blasfemo. Quando il cazzo del cane esce da Francy, la sua fica dolorante sbrodola il seme copioso dell’animale. 

Ci siamo rivisti con la coppia altre volte. Si andava a cena decidendo il da farsi. Dopo quei primi due incontri orgiastici, ci eravamo spostati più sullo scambio completo di coppia. Durante la cena facevamo un giochino per scegliere il partner. A volte lasciavamo decidere al caso. Il sesso con Laura era strepitoso. Lei era insaziabile, una pornodiva mancata, come dicevo poco fa. Alla fine delle serate ero completamente esausto. Una volta è successo anche con Marco. Marco è stato fino ad oggi il maschio con cui ho fatto il miglior sesso. Aveva un gran bel culo, buchino stretto stretto, godeva come un pazzo e riusciva a coinvolgermi on completamente. Anche Francy sembrava contenta del gioco lesbico con Laura. 

Il nostro “gioco” iniziava a prenderci molto tempo. Se da un lato io non avevo problemi: ormai io e Silvia avevamo rinunciato anche ad inventare balle e avevamo convenuto di assumere lo stato di “coppia aperta”, Francy era entrata in conflitto con Paolo. Era giunta a un livello di maturità sessuale che la portava a guardare molto oltre i limiti che il sesso con Paolo le imponevano. Cresceva dentro di me la consapevolezza che anche il nostro gioco stava per arrivare a capolinea. Da un lato perché era difficile per lei continuare ad avere una doppia vita, dall’altro perché io non riuscivo più ad essere all’altezza delle sue aspettative. Quel senso di umiliazione e il bisogno di essere sempre spinta per superare i propri limiti ormai non le davano più l’eccitazione dei primi tempi; probabilmente era tempo di fare un salto. Quel salto io non riuscivo a farlo. Fu allora che arrivò Ivan che nel giro di poche settimane sconvolse il debole equilibrio su cui si sorreggeva il triangolo tra me, Francy e Paolo.

La storia con Paolo si esaurì alla fine dell’anno, quando lui scoprì dei lividi che inavvertitamente avevo provocato a Francy e che lei non era riuscita a nascondere. Per Francy fu una liberazione parlare della sua vera natura, pretendere di vedere soddisfatti i suoi bisogni. Bisogni che Paolo non capiva e non accettava. Le pene d’amore per Francy durarono però poco, a conferma che la storia tra loro era agonizzante da molto tempo. La donna iniziò quindi abbastanza velocemente a guardarsi in giro per trovare un nuovo partner. Questa volta però cercava qualcuno che condividesse la sua passione. Non so attraverso quali mezzi, iniziò quindi a frequentare Ivan, una decina di anni più giovane di me (qualche anno in meno di lei), fisico imponente, pelosissimo, con un cazzo enorme. Io fingevo stupore quando me ne parlava, in realtà avevo gli occhi nel suo appartamento e quindi avevo assistito a qualche loro “incontro”: in effetti aveva un cazzo grande e pure instancabile. Il sesso con lui era una melodia lenta ma inesorabile, mentre li vedevo pensavo spesso al bolero di Ravel o a uno di quei romanzi di Stephen King in cui la tensione continua crescere lentamente, fino a livelli insopportabili per poi scoppiare in un breve ma devastante momento. 

Iniziai a capire che Ivan, oltre a sostituire Paolo aveva sostituito me, quando il loro sesso iniziò a colorarsi di sberle, pinze, manette, corde. Sì, corde, quella grandissima arte del bondage di cui io ero tanto incapace quanto Ivan era sublimemente abile. Il corpo di Francy, una volta legata da Ivan, era arte pura. Una volta fui certo di vederla venire con lo strofinio della corda sulla sua fica, mentre lui la stava slegando dopo una sessione. Francy, quando ci vedevamo, mi raccontava tutto nei dettagli. Ormai i nostri incontri non erano più guidati dalla sottomissione ma dalla complicità. Ero diventato un amico intimo, uno a cui ti apri completamente. E poi quel cazzone mi metteva soggezione, come potevo scoparla pensando che il resto della settimana i suoi orifizi ricevevano un ben servito ben più corposo? Per la prima volta non mi sentivo all’altezza. C’era però una cosa molto più importante che io non avevo e Ivan sì: lui è un sadico. Un vero sadico che porta avanti le sue perversioni senza farsi influenzare da niente e da nessuno. Nelle mie visioni che forse racconterò in qualche altro momento, Francy subiva, oltre all’umiliazione e alla sottomissione mentale, anche vere e proprie torture fisiche, segno che aveva maturato un vero piacere per il masochismo. Quelle cose che vedevo non sarei mai riuscito a farle in prima persona. Senza contare quel che non vedevo e che mi raccontava Francy: Ivan ha a casa sua una vera e propria stanza bdsm, stile “Mr Grey”! 

Alle porte dell’estate 2021 mi invitano a cena una sera. Ivan si rivela un pochino introverso e rude ma affabile e alla mano. A fine serata finalmente arriviamo al motivo dell’invito: Ivan mi chiede di cedergli Francy. Il dado era tratto ed era giusto così. Sono contento per Francy perché forse è finalmente riuscita a trovare il modo di condensare in una persona affetto, sesso e bisogni. E poi… Io ho ancora le cam attive a casa sua! Ovviamente cedo la mia schiava, ben sapendo che di fatto non lo è più da un pezzo. Rimango seduto al bar mentre Ivan aggancia un guinzaglio al collare di cuoio nero di Francy e si alza per tornare a casa a festeggiare. I due si allontanano tra qualche sguardo sbigottito e qualche sorriso.

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