Ode alle pallide lune

  • Scritto da Quin Kappa il 22/12/2020 - 06:17
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La carezza della pallida

Luna che traspare

Dal vetro sull' algida

Tua pelle liscia e nuda

Un tuffo al cuore

Mi soffoca l'ardore.

 

Ormai prive d'ogni veste

Ammiro le tue grazie

Come un bimbo nelle feste

Si esalta per il dono

Avanzo la mia mano

Che mi porterà lontano.

 

Le tue lune sono piene

Soffici e sode nei palmi miei

Fino a quando mi sovviene

D'esser uomo anche sotto

Il piacere si risveglia

Subito pronto a quest' erotica veglia.

 

I tuoi baci sul collo

Fanno crescere l'amore

Al tuo tocco poi io crollo

Perdendomi ad occhi chiusi

Lasciandomi andare steso

Ad accogliere il tuo peso.

 

Il raggio argenteo

Della placida Luna coglie

Il dolce seno tuo ferreo

Nella penombra assisto

Stupenda perfezione nella forma

Che l' inebriato mio volere non dorma!

 

Così le pallide lune esponi

Con l'ondeggiar della passione

Al ritmo di confessioni

Testimoni di questo amore

Finché mi perdo dentro

Di te in questo momento.

 

I sospiri finali ci trovano vicini

Ma io voglio ancora sentire

Tra le labbra i bottoncini

Sulle gonfie lune immote

A ritrovar quell'innocenza

Sublimata dalla tua erotica essenza.


(Ode erotica con schema ABACDD, dicembre 2020)

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Direi che ora che è il termine entrato nel dizionario posso dirlo... Cringe!

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