Prima l'amante, il cornuto viene poi

  • Scritto da Giovannaesse il 20/02/2022 - 04:05
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L'avvenire ci tormenta il passato ci trattiene...il presente ci sfugge.  (Gustave Flaubert)

1

  • Dai, Tesò! E vieni... - Gigio insisteva, sapendo che l'avrebbe convinta - non c'è nessuno, stanno tutti a dormire! –

Tirava Rosa per la mano ma senza strattonarla, solo con decisione. La ragazza, timidamente, guardò fuori dalla porta-finestra che dava sul giardino.

  • Però fa presto: mi vergogno! –

Gigio la condusse verso il centro del giardino; una grossa palma troneggiava e donava la sua ombra al bungalow. Passare una parte della luna di miele in Villaggio non era stata una cattiva idea.

Rosa era troppo piccola, solo diciotto anni: già il matrimonio era stato un trauma, allontanarsi dalla mamma, un viaggio all'estero sarebbe stato eccessivo. Meglio un bel giro per la meravigliosa Italia e, per finire in bellezza, al Club... spensierati, felici, a godersi l’animazione, il sole e un po’ di relax.

-Tesò,dai: alla fine mica sei nuda? –

  • Si, si - rispose Rosa - ma tanto lo so che poi, mi chiedi le solite cose. – arrossì - Sposta il reggipetto; abbassa i tanga; mostra il culetto: sei un porcello, ecco! –

  • Ma no, che dici, – rise il maritino -  è che tu sei troppo bella, sarebbe un peccato. Un corpo come il tuo merita le foto come se le fanno le attrici, le cantanti... – Adesso era raggiante, incantato veramente dalle forme proporzionate della ragazza. Fotografarla lo eccitava; gli sembrava un modo di possederla, di marchiarla, come volesse dire: “è mia, è la mia preda, ecco, ve la mostro e ne vado fiero!”

  • Però poi le tengo io! - disse Rosa, mentre si metteva in posa, seguendo le indicazioni di Gigio.

  • Ma certo, Tesò, sono solo nostre: intime e perverse, come il nostro amore. - prese la mano della moglie e le fece sentire il membro già teso sotto i pantaloncini.

  • Lo senti? - poi a voce bassa - Sono due settimane che mi fai impazzire, amore. –

  • Ancora? Ma lo abbiamo fatto l'altro ieri... - disse Rosa, fingendosi impressionata dal "fungo" che prorompeva dall’inguine di Gigio.

Lui iniziò a scattare, in fretta. Adesso aveva voglia di correre subito in camera da letto.

2

Un anno dopo.

Luigi è un uomo arrivato.

A trent’anni ha tutto: un buon lavoro di rappresentante di merendine; un piccolo SUV; la moglie, una delle ragazze più carine del paese.

Fino a pochi anni prima, Gigio, si sentiva un po' sfigato, nonostante vestisse sempre alla moda e portasse i capelli proprio come sulle foto, dal barbiere. Chi lo aveva saputo consigliare, come al solito, era stata sua mamma. Lei si era infilata tra le amicizie della madre di Rosa; sempre lei, lo aveva guidato negli approcci con la giovane fiamma.

Rosa, per due anni, era stata molto fredda. Usciva con lui di tanto in tanto, in comitiva, accettò persino l'anello, ma era sempre assai abbottonata. La sera si faceva accompagnare prestissimo a casa.

La domenica, quando pranzava a casa del fidanzato, andava via presto, perché “si sentiva stanca”.

Quando Gigio iniziò a lavorare, sua mamma, che vedeva lontano, gli diede uno "scossone":

  • Insomma, questa ragazzina la vedo sempre fredda... non è che ha la testa da un'altra parte? - e poi - Cerca di prenderla, prima che diventa una zoccola, come le altre... e non dormire, figli mio! –

Gigio sorrideva come un ebete, per glissare sullo spinoso argomento: lui, con Rosa, ancora non ci aveva fatto all'amore. Un giorno, all'improvviso, tutto cambiò: Rosa divenne disponibile; in macchina voleva fare tardi e gli apriva le cosce davanti al naso. Un sabato Gigio si fece coraggio, impacciato e tutto storto, riuscì alla meglio, a infilarle il coso nel buchetto. Erano scomodi, la vecchia auto scricchiolava, ma Rosa riuscì comunque a "farsi fare", e quando Gigio, con i sensi sconvolti, si senti venire, Rosa si guardò bene dal farlo uscire. Lo strinse forte, circondandolo con le gambe, fino a quando il poveretto, allarmato, riuscì a venirne fuori. Il suo pisello era già moscio... sapeva che venire dentro a una ragazza era un problema serio: ma ormai, la “frittata” era fatta!

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ottimo inizio...continua che ci stai intrigando...

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