Sul bus della perversione

  • Scritto da Gilda il 22/03/2022 - 10:12
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Inizia l'ennesima giornata di lavoro. Ennesima giornata mattutina sul numero 23 della stessa via , della stessa città. La giornata è piovosa ma fa caldo, l'estate è così. Il bus è ancora vuoto. Tranne per due studentelli, una signora abbastanza in là con l'età e due uomini sulla quarantina. E adesso una signora . Un po' bagnaticcia . Senza ombrello mi sembra anche normale che sia salita quasi fradicia.

Non si siede , rimane un po' in piedi a sistemarsi i capelli e anche la veste . Una veste non molto lunga che un po' aderisce al suo corpo. Un corpo di una perfetta curvy. 

Si avvicina a me e comincia a parlare . Ha una voce gentile e calda. Comincia a parlare e parlare . Del lavoro. Del tempo del marito e della famiglia. Che noia , comincio a pensare, se.non fosse per il suo corpo sexy porno di curve e di carne potrei prenderla per l'ennesima anzianotti che comincia a blaterare e non la smette più. Poi, i miei occhi si spalancano. Fermandomi al semaforo in tempo, comincio a sentire lei che dice : " Sono appena stata da una mia amica a farmi bella , e radermi tutti i peli orribili lunghi che avevo sulle gambe soprattutto! "

E mentre lo dice si gira e si rigira come una modella che sta facendo la passerella. Io sono fermo e lei vicina a me si fa ammirare il vestitino che svolazza mentre danza ruotando, e tutte le sue gambe escono fuori. Come le adoro io, donne curvy, pelle bianca , e quella coscia, una cosciona bella da toccare , accarezzare e stringere nel suo interno. E poi prima che il semaforo diventava verde ho capito quanto era disinibita. In pochi istanti non si scoprì solo la coscia ma anche i glutei , grossi chiari e paffuti. La cosa che però mi fece assolutamente eccitare o per dirla esplicitamente , mi fece diventare il cazzo di marmo, fu il fatto che non aveva le mutandine . 

Lei continuava a domandare come sembrava , se magari avesse ancora qualche pelo. Ooh! I peli li aveva ... Un bel bosco di no peli lunghetto lì in mezzo a forma di triangolo. E lei poggiando un piede sullo scalino del mio angolino, me la mise praticamente in faccia quasi. Mentre guidavo vidi lei vicino a me con gli occhi chiusi, sotto la veste si intravedeva perfettamente il seno grosso e i capezzoli turgidissimi. Cominciai ad accarezzarla col pollicione sul clitoride . Non disse nulla , diventò subito rossa e la sua boccuccia era un po' aperta mentre sospirava . La sua mano mi aprì la cerniera e lo cacciò fuori. Cominciò a masturbarmi. Mentre masturbavo lei. Dopo qualche minuto cominciai a vedere delle mani dentro la sua veste, mani che la palpavano sul culo e i seni. Si allontanò da me e si mise al centro del bus, in piedi con le mani in alto a mantenersi per non cadere e intorno a lei questi spettatori che cominciarono a partecipare al gioco più eccitante che avevo mai visto su un bus. Lei , in piedi che si faceva spogliare della sua unica veste.Se la fece tirare  su, tutto il suo corpo era nudo. Le sue mammelle enormi con quelle.biglie dure erano in bocca di due sconosciuti, così come un altro da terra , leccava la sua pelosa passerà. E altri ancora palpavano dappertutto e la violavano tutta. Lei mi guardava e mi eccitava con le sue occhiate e i suoi occhiolini maliziosi e sensuali. Ansimava più forte e ora comincio a masturbare un po' tutti quelli intorno a lei col cazzo duro. La misero a pecora e cominciavano a possederla nel didietro, lei urlava e poi cominciò a succhiare , facevano a turni e tutti insieme . Era una splendida gang bang. Il mio bus era fermo al semaforo rosso di nuovo. Stavolta non resistetti. Mi alzai , e subito saltandole addosso la buttai a terra e glielo infilai nella fica tutta già colante . Il mio cazzo scivolava che una meraviglia , aveva la fessa così bagnata e grossa che venni subito dentro per l'eccitazione che mi diede e poi la mia in piedi e le dissi : Vacca , fatti mungere mettendoti a 4 zampe  mentre minpulisci e lavo bene con la tua bocca il mio cazzo. 

Pochi secondi dopo e lei era lì come una vera mucca , con ragazzini sotto a tirare con dita e denti le sue membra , i suoi enormi duri capezzoli e altri a turno che la sfondavano in tutti e due i buchi, e lei che tra una leccata di palle e una spompinata urlava : " siiii, porcini , miei maiali venitemi dentro, montatemi come una vaccona. Mungetemi , chiavatemi schizzate il vostro seme caldo sul mio corpo , sopra e dentro le.mie tubature. 

Venni più di una volta , sia dentro lei , sia sul suo magnifico didietro sia nella sua bocca . Bocca che ingoiava parecchio. Fu una cosa velocissima , poi mi rimisi alla guida del mio bus e lei dopo una sistemata mi salutò, scese e mi disse alla prossima fermata. 

Chissà cosa voleva dire .

Un po inverosimile ma belle, hai fantasia ma metti troppa carne al fuoco...
Mi dispiace . ?

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