Anale Racconti Erotici e Storie Porno

       La mia fortuna o sfortuna per qualcuno è di convivere con la suocera la mia per altro è già da qualche anno residente con noi non avendo figli è sempre stata libera ed indipendente n

Più tardi, feci fatica ad alzarmi dal letto. Ero esausto. Udii un fracasso. La voce a trombone del marito di Melissa, la voce autoritaria di Melissa, quella stridula di Melania, quella da gigante di Vito e quella da megafono di Greg

"Non hai mantenuto la promessa, hai disobbedito" mi rimproverò Melissa "Il tuo cazzo è sotto il mio controllo, soltanto io decido quando devi usarlo e sborrare". "Amore mio, non è come pensi&quo

Mi piacciono da sempre i giochi di ruolo, quei giochi dove ti devi calare nei panni di un personaggio per mettere in atto una qualche situazione. Uno dei ruoli che, di recente, ho scoperto di apprezzare è quello della sign

Quando Melissa andò via, io ero felicissimo e sereno. Mi addormentai con il sorriso sul volto. D'un tratto, verso l'alba, udii dei sussurri, sentivo ansimare. Impiegai qualche minuto per realizzare. Mi alzai piano piano dal letto e

Una confessione tanto sincera in quanto cruda, estrema. La prima storia su AmaPorn di @Cazzo1966. Per gli amanti del sesso maschio ma gay. Buona lettura, buona goduria. #GiovannaxVoi ======================================== Avevo voglia,

Purtroppo, non riuscimmo a partire subito per la Svezia a causa di vari impegni. Alla fine, dovemmo attendere fino a Natale, e con noi venne anche nostra figlia. Non vedeva la sua aguzzina da anni, e l'attesa di quell'incontro era carica d

Anna è una donna di quarant'anni del sud Italia,  una donna semplice, intelligente e con due tette in cui sprofondare e poi morire. Ci conosciavamo da dieci anni, una bella amicizia culminata con una relazione fatta di sesso e voglie divise

Squadrai il ragazzo di sottecchi: era veramente bello. Alto, con un fisico palestrato, come gli spogliarellisti che a volte avevo sbirciato sui giornaletti che ci passavamo a scuola. Si tolse la giacca e la cravatta, poi si tolse scarpe

Mi chiamo Ingrid Lindström e sono la madre di Lizzy. Ho scoperto questo sito grazie a lei, che a quanto pare ha un'ottima fantasia. Leggendo alcune storie, ho pensato che, essendo in pensione, potrei raccontare un po' delle esperienze

In questo periodo, mi ritrovo a chiedermi se c'è qualcosa che mi manca, nonostante tutto sembri andare per il verso giusto nella mia vita. Il lavoro che ho ottenuto solo perché sono la figlia della capa, la famiglia affettuosa e

Prima parte 1 Caro Diario: mi sposo! Gli avvenimenti che mi coinvolgono sono tanti, sono troppi! Non voglio tacere per sempre. Non posso cancellare ciò che non si può dimenticare. Ho deciso di tenere questo diario non tanto per i fatti i